... secondo GIUSEPPE RIVAQuando incontrai per la prima volta Mirco Michelon, giovane regista, durante una rappresentazione di Cenerentola a Cusano Milanino, già da diversi anni avevo preso la decisione di ritirarmi dalle scene. Dopo la recita scambiammo le nostre impressioni coi vari addetti ai lavori e lì, facendo la reciproca conoscenza, Mirco mi fece partecipe di un futuro progetto: Rigoletto. Diedi la mia parola, senza però dare troppa importanza, nella recondita convinzione che fosse tutto in di venire e che, poi, al momento opportuno o non si sarebbe realizzato il progetto, o io mi sarei ritirato. Invece il progetto è stato attuato e io ho partecipato. La prima considerazione è che, pur coi dovuti distinguo, gli spettacoli si possono realizzare senza lo spreco di denaro come invece avviene un pò ovunque. In questa occasione, come in molte altre, i mezzi economici erano ridottissimi, ma lo spettacolo ha avuto il suo più che dignitoso successo.
[...] Alcune intuizioni registiche sono da sottolineare, come quella di far entrare Rigoletto, Gilda e Marullo, all'inizio opera dalla platea evidenziando una scena di paterno affetto nei confronti di Gilda, da parte di Rigoletto, "spiata" da Marullo e da questi interpretata come scena d'amore di due amanti. Anche Monterone agisce dalla platea anziché apparire sul palco in mezzo ai cortigiani evidenziando così, la diversità dello stato morale e di dignità esistente anche nelle caste nobiliari: nessun contatto fra chi, pur essendo nobile, conduce una vita dissoluta. In diversi punti cruciali dell'opera si è usata la platea come parte attiva dello svolgersi della vicenda con grande gradimento del pubblico. [...] Il RIGOLETTO rappresentato è stato davvero uno spettacolo stupendo e più delle mie parole e della mia analisi conta il commento ascoltato lungo la strada per arrivare al parcheggio dell'autovettura, fatto da alcuni spettatori: "CANTANTI COSì, SONO ANNI CHE NON LI SENTIAMO NEMMENO AL CARLO FELICE. EPPURE NON PRENDERANNO NEMMENO LA METà DELLA METà..... (si sa che a Genova, le "palanche" hanno un valore particolare.....). Giuseppe Riva ...secondo la COMPAGNIA DEL BELCANTO[...] questo Rigoletto ha piacevolmente sorpreso!!! Bravi tutti!
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... secondo LUCIANO LANA (Maison de la Lirique)NORMA RITROVATA
Premetto che io non sono un critico musicale o teatrale ma vorrei spendere due parole su uno spettacolo al quale ho assistito . In questo periodo in cui sembra che modernità e stravaganze varie dettino legge nello stravolgere gli allestimenti di opere liriche, sabato 31 03 2012 ho avuto la fortuna di poter assistere alla messa in scena di NORMA di Vincenzo Bellini. La messa in scena è avvenuta al teatro Govi di Genova a cura del giovanissimo e sapientissimo Mirco Michelon il quale ha saputo restituire allo spettacolo la sua vera natura ed essenza del dramma di amore e morte della Sacerdotessa Gallica [...] Belle le luci, le scene ed i costumi, anch’essi del regista Mirco Michelon [...] molto bella l' idea registica della danzatrice Luisa Baldinetti, che sottolineava i vari passaggi drammatici e non dell'intero spettacolo. In sostanza uno spettacolo che non ha nulla da invidiare a quelli messi in scena nei maggiori teatri lirici d’italia e non solo. |